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Cinque sensi

Legami di carta

Leggi un libro e subito si instaura quel rapporto con l’autore che è difficile da descrivere. Alla fine sembrate amici da tempo immemorabile.

Se poi il libro è di 1400 pagine (di cui 200 solo di note), complesso e intricato, scritto in caratteri minuscoli, con interi capitoli senza punteggiatura, senza una fine precisa come è quel capolavoro di Infinite Jest beh – se riesci a finirlo anche dopo mesi, l’autore è come se fosse tuo fratello.

Ieri è morto mio fratello.

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Cinque sensi

Leggere libri

Non cercare nei libri belle lezioni da imparare. I buoni libri devono farti male, cambiarti la vita. 

David Trueba – Aperto tutta la notte

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Cinque sensi

Sammy

Sammy aveva ritirato la mano. Qualunque cosa provasse per Bacon non valeva il rischio, la vergogna, la paura dell’arresto e del disprezzo che ne derivava. Quella mattina Sammy aveva sentito, con le costole ammaccate e l’odore di cloro in fondo alla gola, che avrebbe preferito vivere senza amore piuttosto che essere punito perché amava. Non aveva idea di quanto gli sarebbe parsa lunga, in avvenire, la sua vita e di come si sarebbe fatta sentire, quotidianamente, la mancanza d’amore.

Michael Chabon – Le fantastiche avventure di Kavalier e Clay

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Cinque sensi

Tempi moderni

Un blogger disinteressato è come un giornalista imparziale

Anonimo con l’influenza intestinale

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Cinque sensi

Questione di indicizzazione

Essere ben posizionato nei motori di ricerca vuol anche dire farsi passare per ufficio turistico:

Hello,

I will be in Venice from January 15 through January 22, and I want to take a day trip by train to the Alpi Dolomiti.

Is it possible for me to take a train from Venice to Belluno without changing trains. Is the scenery spectacular along the way?

Is there much to see walking around Belluno?

Thank you for answering my questions.

William McNeill

(I’m from North Carolina, USA)

Gli stavo quasi per rispondere male, ma poi ho provato a cercare in internet informazioni, email e riferimenti di un tourist office a Belluno in inglese, e c’ho rinunciato.

Allora ho detto a William che sì, ci sono treni, e che vale proprio la pena fare un salto da queste parti.

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Cinque sensi

Ripensamenti

Lo dico con onestà: ogni settimana penso di chiudere questo blog.

I motivi sono diversi. Il principale è che quasi tutti i miei amici sono dei lazzaroni. Si limitano a spiluccare qualche nuova informazione tra l’ennesima pausa caffè e una inutile riunione.

Ma vorrei mollare anche perché quello che considero il mio blog sito professionale, Fucinaweb, richiede sempre più tempo. E il tempo da dedicare a queste cose non è infinito.

Ogni settimana penso di chiudere questo blog. Ma poi, puntualmente, arriva qualcosa a farmi cambiare idea.

Questa settimana è il turno di Elisa, che non ho ancora il piacere di conoscere.

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Il sapore delle riviste sgualcite

Ogni tanto mi fermo a guardare la nostra raccolta di numeri di Internazionale. E’ ormai da qualche anno che li riceviamo ogni settimana a casa e, grazie anche alla poca pubblicità che ospitano, è un piacere tenerli da parte per sfogliarli di tanto in tanto.

Quasi tutti i numeri sono archiviati nelle migliori condizioni, un po’ perché professo con successo l’arte del trattare-bene-riviste-e-libri (e pretendo seguaci tra chi mi sta intorno), un po’ perché il tempo per leggerli è sempre risicato.

Di tanto in tanto incontro però un numero sgualcito, con la copertina sbiadita e le pagine consunte. Dopo un po’ di meraviglia mi è tutto improvvisamente chiaro. Quello è il numero che ho portato in Grecia, questo quello che era con noi in traghetto verso la Croazia, quest’altro lo leggevamo in treno verso Firenze.

Ritorno per qualche secondo a quella vacanza, a quelle giornate in cui c’è tutto il tempo per leggere ogni articolo, ogni piccola notizia, senza fretta. E spero ci siano molte altre riviste sgualcite nella nostra biblioteca, in futuro.

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Un addio al lettore

Eccoci giunti ormai, caro lettore, all’ultima tappa del nostro lungo viaggio. E, avendo viaggiato insieme attraverso tante pagine, comportiamoci come i viaggiatori di una diligenza che abbiano trascorso diversi giorni in compagnia.Nonostante i piccoli screzi e le superficiali animosità sorte per strada, questi generalmente alla fine fanno pace e salgono, per l’ultima volta, sul veicolo pieni di allegria e buonumore; poiché, dopo quest’ultima tappa, può accadere a noi, come di solito accade a loro, di non vederci mai più.

Henry Fielding, Tom Jones

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Cinque sensi

Compilation

L’avvento dell’Ipod e della playlist mi avevano fatto quasi dimenticare il duro lavoro del sabato pomeriggio, quando ci trovavamo tra amici per scegliere i brani da inserire nella famigerata “cassetta”. Me l’ha ricordato questo brano:

Mi ci vollero delle ore per mettere insieme quel nastro.

Per me, fare una cassetta è un po’ come scrivere una lettera – è tutto un cancellare e ripensarci e ricominciare daccapo[…]

Registrare una buona compilation per rompere il ghiaccio non è mica facile. Devi attaccare con qualcosa di straordinario, per catturare l’attenzione (all’inizio pensai di cominciare con “Got to get you off my mind”, ma poi mi resi conto che c’era il rischio che Laura non andasse mai oltre la prima canzone del lato A, se le davo subito quello che si aspettava, così finii col seppellire Solomon Burke in mezzo al lato B), poi devi alzare un filino il tono, o raffreddarlo un filino, e non devi mescolare musica nera e musica bianca, a meno che la musica bianca non sembri musica nera, e non devi mettere due canzoni dello stesso cantante di seguito, a meno che non imposti tutto il nastro a coppie, e… beh, ci sono un sacco di regole.

Nick Hornby, Alta Fedeltà

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Cinque sensi

Ci puoi riuscire

Ci siamo divertiti, ma le difficoltà non sono mancate, soprattutto scrivere un libro direttamente in italiano.

Il tempo in montagna, Manuale di meteorologia alpina – di Giovanni Kappenberger e Jochen Kerkmann