A Berlino convivono, più che in altre capitali, architetture storiche e palazzi moderni. A volte sono edifici poco distanti, a volte realtà unite sulla stessa base.
Berlino è tuttora un continuo cantiere. Alzi la testa e incroci una gru. Alzi la testa e rischi di urtare una transenna. Berlino si rinnova ogni giorno.
Secondo giorno a Berlino. Dove sono gli adulti?
Dovesse bastarmi l’impressione di una sera per descrivere Berlino, non potrei che parlare delle centinaia di ragazzi, ragazze, uomini e donne che questa sera giravano per tutta la città con macchina fotografica e cavalletto.
Non sono però giorni normali. Abbiamo la fortuna di vedere la città di sera vestita a nuovo per il Festival of Lights, un evento di alcuni giorni in cui molti palazzi e monumenti sono oggetto di giochi di luci e colori.
Uno spettacolo così bello da far venire il torcicollo.
Il blog di Kodak ha un nome a dir poco azzeccato, A Thousand Words. E’ solitamente poco aggiornato, ma con l’occasione delle olimpiadi la chief blogger Jenny Cisney – d’istanza a Pechino – interviene quasi ogni giorno.
Con buoni spunti per chi viaggia con la macchina fotografica, riportati in A closer look at Beijing e Tips for great travel pictures.
Ho deciso, da grande voglio anche io fare il chief blogger e andarmene spesato in giro per il mondo.
Compiere gli anni il giorno del proprio onomastico è, per un bambino goloso di occasioni per nuovi regali, un vero peccato.
Non ne ho mai fatto un complesso, ma avessi mai dovuto riscattare questa piccola ingiustizia, ci sarei riuscito – con gli interessi – quest’anno.
Partecipare per puro caso alle celebrazioni di San Antonio da Padova a Lisbona, sua città Natale, è qualcosa che è difficile descrivere, se non con paragoni che rimandano al Carnevale di Rio. Un arcobaleno di colori, di suoni e di odori che marcia agli estremi della città tra due compatte ali di folla.
E tutta quella gente che cantava, chiacchierava e applaudiva il santo, stava in fondo festeggiando anche il mio compleanno, e il mio onomastico.
Caro Veltroni, la nostra è una terra che è stata toccata da vicino dalla tragedia del Vajont” lesse la ragazza con un filo di emozione.
Bene, cominciamo con il ricordare le catastrofi del passato. Ma dopo aver ricordato i nostri morti ed essersi lamentati delle province a statuto speciale, ragazza, nessun’altra richiesta riguardo il futuro di Belluno? No, a parte quello nulla.
Certe cose possono succedere solo a Belluno.
Come quella di vedere e ascoltare i bravi Eugenio Allegri e Daniele Di Bonaventura. Per trovarseli un’ora dopo in pizzeria, il tavolo accanto al tuo.
Stessa cosa il giorno dopo, con il figlio di Mario Bryan Chitarroni che non lascia stare fermo un minuto il papà in pizzeria ad Alleghe, poco dopo il derby di hockey che lo ha visto marcatore.
Belle coincidenze, che aiutano a far sentire queste persone un po’ più vicine.
, come lacrime nella pioggia 